venerdì 19 febbraio 2010

Gli enzimi abbattono il costo dei biorcarburanti

Il progresso verso la produzione di biocarburanti sempre più concorrenziali verso gli idrocarburi non si ferma: dopo il biodiesel prodotto dai batteri, due aziende americane hanno trovato il sistema di abbattere i costi di produzione dell'etanolo dalla cellulosa.

La Novozymes, uno dei maggiori produttori di enzimi sintetici, ha annunciato di aver trovato un sistema per scindere la cellulosa in zuccheri semplici usando enzimi decisamente più economico di quello usato finora, che permette di far scendere i costi di produzione da 1,30 dollari a 50 centesimi al gallone (un gallone equivale a circa 3,8 litri).

Entro il 2011 la Novozymes - che proprio l'anno prossimo aprirà il primo grande impianto di produzione - conta di riuscire a produrre etanolo dalla cellulosa dando al prodotto finito un prezzo di circa 2 dollari al gallone (circa 1,5 euro per quasi 4 litri), ossia una cifra paragonabile all'attuale costo dell'etanolo tratto dal mais e della benzina negli Stati Uniti.

Portare il prezzo dell'etanolo dalla cellulosa a livelli concorrenziali rispetto a quello tratto dal mais significa poter fare a meno di sfruttare potenziali alimenti per produrre biocarburanti e usare invece vegetali meno "importanti".

Quasi contemporaneamente alla Novozymes anche la Genencor, una divisione di Danisco, ha annunciato la realizzazione di un proprio enzima che promette di far calare i costi agli stessi livelli.

Philippe Lavielle, vicepresidente di Genencor, è convinto che portando la produzione su larga scala sia possibile far scendere ulteriomente il costo di produzione fino a 20 o 30 centesimi di dollaro al gallone, con prezzi al distributore intorno a 1,5 dollari al gallone (circa 1,1 euro); quest'obiettivo potrebbe essere raggiunto nei prossimi cinque o sette anni.

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